I cambi automatici, classici o con convertitore di coppia, a doppia frizione o di altre tipologie, sono sempre più diffusi.
I cambi automatici, classici o con convertitore di coppia, a doppia frizione o di altre tipologie, sono sempre più diffusi. Qualcuno dice addirittura che non sia necessario alcun intervento (nulla di più sbagliato!).
L’olio dei cambi automatici tende dopo circa 60 mila km a diventare più denso e perdere le sue qualità, pertanto è consigliabile sostituirlo. Il tipo di guida influisce molto sull’intervallo di cambio olio: se si guida spesso in città sarà necessario infatti cambiarlo prima poiché i componenti subiscono maggiori sollecitazioni e tendono ad usurarsi più velocemente.Piuttosto che rimuovere solo l'olio trovato sul fondo della coppa è più efficace pulire l'intero cambio, rimuovendo anche l'olio presente nel convertitore e rifornirlo di olio nuovo con l' impiego di attrezzature speciali. Rimuoveremo tutto il liquido vecchio contaminato dal cambio e dal convertitore mentre viene aggiunto olio nuovo, al termine verrà inoltre sostituito il filtro dell'olio.Al fine della manutenzione, dopo aver effettuato il livello dell'olio, bisognerà collegare lo strumento di diagnosi e "comunicare" effettivamente alla centralina che è stato cambiato l'olio, quindi le tollerenze non saranno le stesse di prima e perciò bisognerà effettuare delle regolazioni ed adattamenti.Ultimo ma non per importanza effettueremo un breve collaudo in strada per assicurarci che il difetto sia stato correttamente eliminato.Riteniamo però giusto dire che, talvolta NON sia possibile risolvere problemi di una certa entità già presenti nel gruppo unicamente con una manutenzione, seppur sistematica e ben eseguita.
Al contrario, (come già successo con vetture trascurate per oltre 150.000 km) si corre il rischio di andare a staccare ed a muovere sedimenti, anche di grossa dimensione, che portati in circolo, rischiano di creare un effetto contrario, ostruendo alcuni passaggi e CREANDO PIU' DANNI CHE BENEFICI.